Avvocato penalista - Commette Peculato, Art. 314 C. P., il medico che si appropria del denaro destinato all’azienda sanitaria.
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"" Commette peculato il medico che si appropria del denaro destinato all’azienda sanitaria.
Di recente la Cassazione ha trattato un caso molto interessante che riguarda il mondo dei medici e il modo in cui questi svolgono la propria attività.
Secondo i giudici della Suprema Corte di Cassazione “integra il delitto di peculato la condotta del medico il quale, avendo concordato con la struttura ospedaliera lo svolgimento dell’attività professionale consentita dal D.P.R. 20 maggio 1987, n. 270 (intra moenia) e, ricevendo per consuetudine dai pazienti (anziché indirizzarli presso gli sportelli di cassa dell’ente) le somme dovute per la sua prestazione, ne ometta il successivo versamento all’azienda sanitaria.
Infatti per quanto la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio non possa essere riferita al professionista che svolga attività intramuraria (la quale è retta da un regime privatistico), detta qualità deve essere attribuita a qualunque pubblico dipendente che la prassi e le consuetudini mettano nelle condizioni di riscuotere e detenere denaro di pertinenza dell’amministrazione.”
La Cassazione, con la sentenza n. 33150 del 23 agosto 2012, specifica che “il medico convenzionato, pur non potendosi qualificare dipendente pubblico, riveste la qualità di pubblico ufficiale per la parte della sua attività inerente al versamento delle somme che, in base alle norme vigenti in materia di attività intra moenia, sono dovute alla azienda sanitaria, sicché è configurabile il reato di peculato nell’ipotesi in cui tale soggetto si appropri di tali porzioni ricevute dai pazienti”.
Per la Corte, una situazione differente si attua invece quando il medico svolge anche un’altra attività medica non autorizzata in un secondo studio.
In questo caso “non si configura attività fraudolenta (truffa) in relazione a tali prestazioni in quanto sono state da lui regolarmente effettuate senza artifici o raggiri”. ""
Fonte sentenze-cassazione.com, qui:
http://www.sentenze-cassazione.com/commette-peculato-il-medico-che-si-appropria-del-denaro-destinato-allazienda-sanitaria/
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Avvocato penalista - Commette Peculato, Art. 314 C. P., il medico che si appropria del denaro destinato all’azienda sanitaria. |
"" Commette peculato il medico che si appropria del denaro destinato all’azienda sanitaria.
Di recente la Cassazione ha trattato un caso molto interessante che riguarda il mondo dei medici e il modo in cui questi svolgono la propria attività.
Secondo i giudici della Suprema Corte di Cassazione “integra il delitto di peculato la condotta del medico il quale, avendo concordato con la struttura ospedaliera lo svolgimento dell’attività professionale consentita dal D.P.R. 20 maggio 1987, n. 270 (intra moenia) e, ricevendo per consuetudine dai pazienti (anziché indirizzarli presso gli sportelli di cassa dell’ente) le somme dovute per la sua prestazione, ne ometta il successivo versamento all’azienda sanitaria.
Infatti per quanto la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di pubblico servizio non possa essere riferita al professionista che svolga attività intramuraria (la quale è retta da un regime privatistico), detta qualità deve essere attribuita a qualunque pubblico dipendente che la prassi e le consuetudini mettano nelle condizioni di riscuotere e detenere denaro di pertinenza dell’amministrazione.”
La Cassazione, con la sentenza n. 33150 del 23 agosto 2012, specifica che “il medico convenzionato, pur non potendosi qualificare dipendente pubblico, riveste la qualità di pubblico ufficiale per la parte della sua attività inerente al versamento delle somme che, in base alle norme vigenti in materia di attività intra moenia, sono dovute alla azienda sanitaria, sicché è configurabile il reato di peculato nell’ipotesi in cui tale soggetto si appropri di tali porzioni ricevute dai pazienti”.
Per la Corte, una situazione differente si attua invece quando il medico svolge anche un’altra attività medica non autorizzata in un secondo studio.
In questo caso “non si configura attività fraudolenta (truffa) in relazione a tali prestazioni in quanto sono state da lui regolarmente effettuate senza artifici o raggiri”. ""
Fonte sentenze-cassazione.com, qui:
http://www.sentenze-cassazione.com/commette-peculato-il-medico-che-si-appropria-del-denaro-destinato-allazienda-sanitaria/
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