Avvocato penalista - Avvocati: come la Riforma Forense cambierà la professione, punto per punto.
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Avvocato penalista - Avvocati: come la Riforma Forense cambierà la professione, punto per punto. |
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" Il Ministero della Giustizia, attuando la Legge n. 247/2012 (l’ultima legge forense), è in procinto di approvate tre decreti attuativi che modificheranno significativamente il settore dell’avvocatura.
Di seguito le principali riforme della professione forense (VAI ALLO SPECIALE RIFORMA FORENSE).
ACCESSO ALLA PROFESSIONE DI AVVOCATO
Per riuscire ad anticipare l’ingresso dei giovani professionisti nel mondo del lavoro e così accedere alla professione forense, il tirocinio obbligatorio potrà iniziare 6 mesi prima della laurea, vale a dire durante gli studi universitari.
Per lo studente-praticante, è previsto dalla legge l’obbligo di frequentare i corsi in cui si richiede presenza obbligatoria, un’efficace conclusione degli studi universitari e anche una concreta frequenza dello studio professionale per almeno 12 ore alla settimana. Si aggiunge poi l'obbligo di frequenza, con profitto, per almeno 18 mesi, di corsi di formazione di indirizzo professionale tenuti da ordini e associazioni forensi, o dagli altri soggetti riconosciuti dalla legge. Al praticante verrà data anche la possibilità di svolgere un semestre di tirocinio all'estero che poi dovrà essere valutato dal Consiglio dell’Ordine per la relativa convalida.
TIROCINIO E LAVORO
Altra variazione coincide invece con la possibilità, per il praticante, di poter svolgere il tirocinio insieme ad un’altra attività di lavoro subordinato pubblico o privato. Il tirocinio dovrà essere svolto comunque con frequenza: vi è infatti un tetto minimo di 20 ore settimanali durante le quali il praticante deve presenziare in studio o, comunque, è tenuto ad operare sotto la supervisione diretta del professionista. Il praticante dovrà poi assistere ad almeno 20 udienze per semestre, oltre a collaborare effettivamente allo studio delle controversie e alla redazione degli atti.
TIROCINIO PRESSO GLI UFFICI GIUDIZIARI
Con le nuove norme, per l’ammissione al tirocinio, il praticante, oltre che possedere i requisiti di onorabilità, deve aver svolto per un periodo di almeno 6 mesi il tirocinio presso un avvocato. Si potrà in tal modo svolgere, per un periodo di 12 mesi, il tirocinio presso il magistrato affidatario, nel corso del quale il praticante dovrà, ogni 4 mesi, stendere una relazione dell’attività svolta. Ultimato il periodo, il praticante dovrà svolgere un esame finale per conseguire l’attestato di compiuto tirocinio. "
Fonte leggioggi.it, qui:
http://www.leggioggi.it/2015/12/01/avvocati-come-riforma-forense-cambiera-professione-punto-per-punto/
" Il Ministero della Giustizia, attuando la Legge n. 247/2012 (l’ultima legge forense), è in procinto di approvate tre decreti attuativi che modificheranno significativamente il settore dell’avvocatura.
Di seguito le principali riforme della professione forense (VAI ALLO SPECIALE RIFORMA FORENSE).
ACCESSO ALLA PROFESSIONE DI AVVOCATO
Per riuscire ad anticipare l’ingresso dei giovani professionisti nel mondo del lavoro e così accedere alla professione forense, il tirocinio obbligatorio potrà iniziare 6 mesi prima della laurea, vale a dire durante gli studi universitari.
Per lo studente-praticante, è previsto dalla legge l’obbligo di frequentare i corsi in cui si richiede presenza obbligatoria, un’efficace conclusione degli studi universitari e anche una concreta frequenza dello studio professionale per almeno 12 ore alla settimana. Si aggiunge poi l'obbligo di frequenza, con profitto, per almeno 18 mesi, di corsi di formazione di indirizzo professionale tenuti da ordini e associazioni forensi, o dagli altri soggetti riconosciuti dalla legge. Al praticante verrà data anche la possibilità di svolgere un semestre di tirocinio all'estero che poi dovrà essere valutato dal Consiglio dell’Ordine per la relativa convalida.
TIROCINIO E LAVORO
Altra variazione coincide invece con la possibilità, per il praticante, di poter svolgere il tirocinio insieme ad un’altra attività di lavoro subordinato pubblico o privato. Il tirocinio dovrà essere svolto comunque con frequenza: vi è infatti un tetto minimo di 20 ore settimanali durante le quali il praticante deve presenziare in studio o, comunque, è tenuto ad operare sotto la supervisione diretta del professionista. Il praticante dovrà poi assistere ad almeno 20 udienze per semestre, oltre a collaborare effettivamente allo studio delle controversie e alla redazione degli atti.
TIROCINIO PRESSO GLI UFFICI GIUDIZIARI
Con le nuove norme, per l’ammissione al tirocinio, il praticante, oltre che possedere i requisiti di onorabilità, deve aver svolto per un periodo di almeno 6 mesi il tirocinio presso un avvocato. Si potrà in tal modo svolgere, per un periodo di 12 mesi, il tirocinio presso il magistrato affidatario, nel corso del quale il praticante dovrà, ogni 4 mesi, stendere una relazione dell’attività svolta. Ultimato il periodo, il praticante dovrà svolgere un esame finale per conseguire l’attestato di compiuto tirocinio. "
Fonte leggioggi.it, qui:
http://www.leggioggi.it/2015/12/01/avvocati-come-riforma-forense-cambiera-professione-punto-per-punto/
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