Avvocato penalista - E' peculato (Art. 314 del codice penale) il reato in cui incorre il sindaco che porta con sé la moglie nei suoi viaggi istituzionali o nelle sue trasferte fuori sede.
Lo stesso reato è configurabile a carico degli assessori comunali, dei consiglieri comunali, degli incaricati di un pubblico servizio e dei pubblici ufficiali in genere, che si facciano accompagnare nei loro viaggi istituzionali, nelle loro trasferte o nelle loro missioni, dalle rispettive mogli o da altri soggetti estranei alle cariche da essi ricoperte od alle funzioni da essi espletate.
Lo ha stabilito una recente e condivisibilissima sentenza della Corte di Cassazione.
____________________________________Lo stesso reato è configurabile a carico degli assessori comunali, dei consiglieri comunali, degli incaricati di un pubblico servizio e dei pubblici ufficiali in genere, che si facciano accompagnare nei loro viaggi istituzionali, nelle loro trasferte o nelle loro missioni, dalle rispettive mogli o da altri soggetti estranei alle cariche da essi ricoperte od alle funzioni da essi espletate.
Lo ha stabilito una recente e condivisibilissima sentenza della Corte di Cassazione.
Avvocato penalista - E' peculato (Art. 314 del codice penale) il reato in cui incorre il sindaco che porta con sé la moglie nei suoi viaggi istituzionali o nelle sue trasferte fuori sede. |
L'Art. 314 del Codice Penale, intitolato al reato di Peculato, infatti, prevede che:
Il pubblico ufficiale (c.p. 357) o l'incaricato di un pubblico servizio (c.p. 358), che, avendo per ragione del suo ufficio o servizio il possesso o comunque la disponibilità di denaro (c.p. 458) o di altra cosa mobile altrui (c.c. 812, 814), se ne appropria, è punito con la reclusione da tre a dieci anni.
Si applica la pena della reclusione da sei mesi a tre anni quando il colpevole ha agito al solo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e questa, dopo l'uso momentaneo, è stata immediatamente restituita.
Ed, in base al dato normativo che qui precede, mi sembra evidente che anche l'uso di denaro pubblico - cioè di tutti - per spese non necessarie al fine del corretto svolgimento delle funzioni istituzionali (quali le spese di vitto, di alloggio e di viaggio di persone estranee alle funzioni istituzionali) sia una forma illecita di appropriazione del denaro o dei beni mobili altrui.
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""" Peculato per il sindaco che porta con sé la moglie nei viaggi istituzionali.
Commette peculato l’amministratore dell’ente locale se, nel viaggio organizzato dall’ente, porta con sé la moglie o qualsiasi altro parente a spese dell’amministrazione.
La Cassazione ha recentemente condannato [1], con l’accusa di peculato, un sindaco, un assessore e un consigliere per aver portato con sé le rispettive consorti in un viaggio organizzato dall’ufficio, facendo ricadere sulla cittadinanza le spese sostenute per la trasferta di queste ultime. La sanzione non è stata di poco conto: due anni di reclusione oltre all’interdizione dai pubblici uffici.
Gli oneri destinati al vitto e alloggio per le delegazioni pubbliche non possono essere beneficiati da chi non ha alcun titolo istituzionale e non ricopra incarichi per conto dell’ufficio. E ciò anche se il rendiconto dell’intero viaggio sia stato approvato successivamente dagli uffici dell’ente. Ciò che rileva, infatti, è che, di fatto, vi sia stata la destinazione di una parte delle somme pubbliche a copertura di costi estranei al soddisfacimento di interessi della collettività.
La Cassazione ha ricordato che il reato di peculato entra in gioco tutte le volte in cui vi è una appropriazione del denaro pubblico per un profitto proprio o altrui. È stato proprio il caso di specie, in cui le spese per la partecipazione alla trasferta non sono state distratte per una finalità pubblica, ma, al contrario, destinate a finalità estranee agli interessi della pubblica amministrazione, consentendo a soggetti privati (i parenti degli amministratori), pur senza alcun titolo, di partecipare al viaggio a spese dell’ente pubblico.
L’ente poi si era auto-assolto, ratificando il proprio operato con l’approvazione, in delibera comunale, delle spese sostenute. Una mossa tanto scontata quanto inutile, secondo la giusta interpretazione della Cassazione.
[1] Cass. sent. n. 7492 del 15.02.2013. """
Fonte La legge per tutti.it .
http://www.laleggepertutti.it/24272_peculato-per-il-sindaco-che-porta-con-se-la-moglie-nei-viaggi-istituzionali
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