Avvocato penalista - La Custodia delle cose sequestrate ovvero la previsione normativa di cui all'Art. 259 del Codice di Procedura Penale.
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L'Art. 259 del Codice di Procedura Penale, intitolato alla Custodia delle cose sequestrate, prevede e stabilisce che:
1. Le cose sequestrate sono affidate in custodia alla cancelleria o alla segreteria. Quando ciò non è possibile o non è opportuno, l'autorità giudiziaria dispone che la custodia avvenga in luogo diverso, determinandone il modo e nominando un altro custode, idoneo a norma dell'articolo 120.
2. All'atto della consegna, il custode è avvertito dell'obbligo di conservare e di presentare le cose a ogni richiesta dell'autorità giudiziaria nonché delle pene previste dalla legge penale per chi trasgredisce ai doveri della custodia.
Quando la custodia riguarda dati, informazioni o programmi informatici, il custode è altresì avvertito dell’obbligo di impedirne l’alterazione o l’accesso da parte di terzi, salva, in quest’ultimo caso, diversa disposizione dell’autorità giudiziaria.
Al custode può essere imposta una cauzione.
Dell'avvenuta consegna, dell'avvertimento dato e della cauzione imposta è fatta menzione nel verbale.
La cauzione è ricevuta, con separato verbale, nella cancelleria o nella segreteria.
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Avvocato penalista - La Custodia delle cose sequestrate ovvero la previsione normativa di cui all'Art. 259 del Codice di Procedura Penale. |
L'Art. 259 del Codice di Procedura Penale, intitolato alla Custodia delle cose sequestrate, prevede e stabilisce che:
1. Le cose sequestrate sono affidate in custodia alla cancelleria o alla segreteria. Quando ciò non è possibile o non è opportuno, l'autorità giudiziaria dispone che la custodia avvenga in luogo diverso, determinandone il modo e nominando un altro custode, idoneo a norma dell'articolo 120.
2. All'atto della consegna, il custode è avvertito dell'obbligo di conservare e di presentare le cose a ogni richiesta dell'autorità giudiziaria nonché delle pene previste dalla legge penale per chi trasgredisce ai doveri della custodia.
Quando la custodia riguarda dati, informazioni o programmi informatici, il custode è altresì avvertito dell’obbligo di impedirne l’alterazione o l’accesso da parte di terzi, salva, in quest’ultimo caso, diversa disposizione dell’autorità giudiziaria.
Al custode può essere imposta una cauzione.
Dell'avvenuta consegna, dell'avvertimento dato e della cauzione imposta è fatta menzione nel verbale.
La cauzione è ricevuta, con separato verbale, nella cancelleria o nella segreteria.
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