Avvocato penalista - Non commette Evasione, Art. 385 C. P., chi fugge dagli arresti domiciliari, perché preferisce il carcere ai litigi con la moglie.
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" Domiciliari: non è evasione se si scappa dalla moglie.
Non costituisce fuga agli arresti domiciliari il comportamento dell’uomo che esce di casa perché preferisce la galera ai litigi con la moglie.
Meglio le patrie galere alla moglie: è così scagionato dal reato di evasione dagli arresti domiciliari l’uomo che, dopo un pesante litigio coniugale, chiude dietro di sé la porta di casa avvertendo però immediatamente il 113 di venirlo a prendere per portarlo in prigione.
È quanto disposto dalla Cassazione con una recente sentenza [1].
La vicenda.
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Avvocato penalista - Non commette Evasione, Art. 385 C. P., chi fugge dagli arresti domiciliari, perché preferisce il carcere ai litigi con la moglie. |
" Domiciliari: non è evasione se si scappa dalla moglie.
Non costituisce fuga agli arresti domiciliari il comportamento dell’uomo che esce di casa perché preferisce la galera ai litigi con la moglie.
Meglio le patrie galere alla moglie: è così scagionato dal reato di evasione dagli arresti domiciliari l’uomo che, dopo un pesante litigio coniugale, chiude dietro di sé la porta di casa avvertendo però immediatamente il 113 di venirlo a prendere per portarlo in prigione.
È quanto disposto dalla Cassazione con una recente sentenza [1].
La vicenda.
Ennesima lite con la moglie.
E l’uomo, costretto ai ‘domiciliari’, capisce che è meglio vivere in carcere…
Così, chiama le forze dell’ordine, comunica la propria decisione, e scende in strada, fermandosi poco fuori dalla propria abitazione, in attesa dei carabinieri.
Ma, passata la rabbia momentanea per l’incomprensione con la consorte, l’uomo ha pensato che, in fondo, è comunque meglio la propria casa del carcere.
La sentenza.
La condotta illecita tipica del reato di evasione dagli arresti domiciliari deve consistere nell’allontanarsi senza autorizzazione dal domicilio coatto e nel sottrarsi ai controlli dell’autorità.
Ma entrambi gli elementi non sussistono nel caso esaminato. Infatti, si legge nella sentenza in commento, bisogna valutare il comportamento complessivo dell’uomo.
Quest’ultimo è stato sì trovato fuori dall’abitazione, ma in attesa dell’arrivo dei carabinieri, prontamente informati della sua intenzione di volere andare in carcere per scappare dall’incubo della vita domestica con la moglie.
Ciò significa che, in concreto, egli in nessun momento si è sottratto alla possibilità, per gli addetti al controllo, di effettuare le dovute verifiche, restando nelle immediate vicinanze del domicilio coatto.
Tenendo presenti i dati – comunicazione dell’imminente violazione del divieto di allontanamento, permanenza nei pressi del domicilio allo scopo di far rilevare l’allontanamento, manifestazione dell’intento di volere un regime cautelare più rigoroso, cioè il carcere – è illogico parlare di evasione."
Fonte laleggepertutti.it, qui:
http://www.laleggepertutti.it/103521_domiciliari-non-e-evasione-se-si-scappa-dalla-moglie
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